Eros, non perdiamoci di vista....

marill
00lunedì 28 settembre 2009 14:18
questo mi disse.

Vorrei condividere anche con voi questo "incontro", forse non v'importerà nulla, ma è successo a me.

Lo ricordo come fosse ieri ma correva l'anno 1990 ed era la fine di settembre o primi ottobre, comunque era a fine estate.
Come ogni mattina, verso mezzogiorno, andai a prendere il quotidiano alla solita edicola.
Entrai e chiesi il giornale, appoggiai le chiavi dell'auto su un mucchio di giornali per prendere i soldi e pagare.
Mentre pagavo, sentii la voce di qualcuno che mi dice: - Stai dimenticando le chiavi.-
e mi porgeva quelle della mia auto.
Risposi senza guardare l'interlocutore: -Un attimo, dove posso andare senza chiavi?
Sto pagando.- Guardo in viso l'uomo e riconosco qualcosa di vagamente familiare, ma non mi sovviene chi sia.
Imbarazzata ringrazio e lui dice qualche altra cosa che non ricordo perchè in quell'istante riconobbi il mio nuovo vicino di casa.
Avevo sentito mormorare che si era trasferito da poco, ma non pensavo di incontrarlo così presto.
Così gli sorrisi e cercai con molta indifferenza di ringraziarlo e salutarlo.
Poi, più per prolungare l'incontro che per un reale bisogno, chiesi come avrei potuto trovare i biglietti del suo prossimo concerto, perchè una mia amica l'aveva promesso come regalo di compleanno a sua figlia e per compagnia, mi sarei unita a loro con mia figlia.
La mia amica mi aveva detto che aveva difficoltà a reperire i biglietti, ma non si sarebbe arresa.
Mi comunicò così che il concerto non ci sarebbe stato alla data fissata, ma che era stato spostato a dicembre, quindi avevo alcuni mesi per trovare i biglietti.
Mi disse però che se avessimo avuto difficoltà, lui me li avrebbe fatti avere.
Ringraziai e salutai imbarazzata perchè aveva trascurato due ragazzine per questa breve conversazione.
Nonostante l'anticipo, non si riuscirono a trovare i biglietti, quindi alla fine di novembre, ricordandomi di quello che mi aveva detto, scrissi una bella lettera e la consegnai al custode della villa.
Il giorno prima del concerto, quando avevo già perso ogni speranza, mi chiamò al telefono suo fratello Marco e mi disse che se avessi voluto ancora andare al concerto, nel botteghino del Palatrussardi, avrebbe lasciato una busta a mio nome contenente 4 biglietti.
Il mio stupore fu grande per la semplicità e la normalità di una cosa che credevo impossibile.
Così noi quattro fummo al concerto del Palatrussardi nell'area VIP: poltroncine rosse e moquette a terra.
Qualche giorno dopo, per ringraziare, regalai loro un libro sul mio paese, ricco di foto e notizie sull'arte presente, che sicuramente non conoscevano, accompagnato da una lettera, dove mi presentavo un pò, per farmi conoscere.
Non so bene se lui e la sua famiglia entrarono nella mia vita o viceversa.
A volte la mattina andavo da loro per il caffè, quando c'era Raffaella ci andavo di pomeriggio per farle compagnia.
Capitava spesso di incontrarlo fuori, in farmacia o al supermercato e sempre mi salutava baciandomi.
A volte qualcuno gli chiedeva se gli avevano mai detto che assomigliava a..... Eros Ramazzotti... e lui sempre ridendo, diceva: "si, altre persone me lo dicono" ... perchè è di lui che sto raccontando: Eros
Un giorno conobbi Daniela, una ragazza giovanissima ma ammalata di leucemia che amava tanto la sua musica, così dissi ad Eros che Daniela sarebbe stata felice di incontrarlo. Accettò con entusiasmo ed accompagnai Daniela a casa sua.
Fecero foto e rimanemmo con lui un'oretta. Quando Daniela mancò, fu una brutta notizia anche per lui.
Adorava i bambini e le mie figlie hanno giocato con lui ed i suoi doberman, poi le accompagnava a lavarsi le mani e dava loro la merenda.
Ricordo un'altra cosa di lui.
Era inverno, forse novembre o dicembre, ormai era buio e c'era anche la nebbia.
Suonarono al suo cancello e il custode vide che c'erano due ragazzine infreddolite che volevano salutare Eros.
Venne loro aperto, lo salutarono e lui, saputo che venivano da lontano ed erano arrivate lì con mezzi di fortuna, (tipo autostop)le fece riaccompagnare a casa da un suo dipendente.
Si sentiva responsabile della loro incolumità.
Quando nacque il mio terzo figlio, il giorno che tornai dall'ospedale, mi arrivò a casa un enorme mazzo di bellissimi fiori da parte di tutta la famiglia.
Mi sono serviti ben 3 vasi per contenere tanta bellezza...
Poi arrivò Michelle... Aurora.... e se ne andò Raffaella... le cose cambiarono e lui cambio anche casa, ma questo incontro rimarrà sempre nella mia mente, così come lo ricordano con piacere le mie ragazze che a quel tempo nemmeno sapevano chi fosse Eros.
Sicurmente non tutti lo apprezzano come artista, ma non è senza dubbio, uno scarso cantante di paese, perchè è conosciuto in tutto il mondo ed è pur sempre un'artista italiano che ha cantato al Radio music hall di New YorK nel 1990 e l'anno scorso, l'Australia intera andò in delirio per lui e la sua musica.

stefano 58
00martedì 29 settembre 2009 09:17
wowwwwwwwwwwww
[SM=x1219877]

leggendoti..mi confermi che è un grande.. lo sapevo.. grande Eros.. quindi lo hai conosciuto.. sai quante vorrebbero essere al tuo posto? te ne rendi conto? [SM=x1484544] devo essere sincero a me non picciono tutte le sue canzoni... ma molti pezzi li ascolto volentieri... bella musica e bellissimi testi... sembrano poesie.

[SM=x1930974]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:15.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com