L'EVOLUZIONE DELLA DISCO

Crystina.
00martedì 4 agosto 2009 12:13
Questo è un viaggio attraverso i diversi ritmi della disco, vediamo come si è evoluta durante gli ultimi anni... Buon Viaggio !!!

Iniziamo il nostro con la musica anni 70










Con l'esplodere della musica disco, naturalmente fiorirono come funghi i locali dove essa si ballava. Fu una piccola rivoluzione perché per tutti gli anni '60 si era ballato essenzialmente con un'orchestra o magari un gruppo che alternava brani rock da ascoltare ad altri da ballare.

Ma con l'avvento della disco, l'orchestra o il gruppo sparirono per lasciare posto al disk jockey che missava i dischi dall'alto della sua consolle. Sulla figura del dj, guru e maitre-à-penser degli anni '70, molto si potrebbe dire. I ragazzi che ebbero l'intuizione di abbracciare immediatamente questa carriera ebbero per anni successo, carisma, ragazze e soldi (in alcuni casi, molti soldi) assicurati.

Alla fine del fenomeno, alcuni di questi "sacerdoti del mixer" sarebbero rimasti nel mondo della musica continuando, sotto altre forme, ad essere un punto di riferimento per l'universo giovanile. Vasco Rossi, per dire, aveva iniziato come dj, così come Jovanotti, così come Claudio Cecchetto. La discoteca divenne ben presto non solo un semplice luogo dove ballare, ma un autentico fenomeno di costume, di tecnologia, di design.

Crystina.
00martedì 4 agosto 2009 12:28
ANNI '80

L'affermazione della musica da discoteca si è avuta anche grazie al mestiere del "disc jockey" (o "dj"). Questa nuova figura, che nello studio di produzione affianca la sua esperienza e la sua conoscenza della musica a quella del musicista, ha creato fin dai primi anni ottanta, un nuovo modo di concepire la musica da discoteca.










Gli anni ottanta L'affermazione della musica da discoteca si è avuta anche grazie al mestiere del "disc jockey" (o "dj"). Questa nuova figura, che nello studio di produzione affianca la sua esperienza e la sua conoscenza della musica a quella del musicista, ha creato fin dai primi anni ottanta, un nuovo modo di concepire la musica da discoteca. Se la disco music era prevalentemente suonata dal vivo da vere e proprie orchestre, mentre la musica elettronica dei grandi come Giorgio Moroder, Vangelis e Kraftwerk usciva da macchine come i moog, negli anni ottanta i dj iniziano non solo ad usare suoni generati dai sintetizzatori, ma a fonderli con spezzoni campionati dai dischi del passato e con nuovi elementi vocali.

Anche la Synthpop/New Romantic, nata tra i fine anni settanta e i primi anni ottanta, svolse un importante ruolo nello sviluppo della musica Pop Elettronica, con gruppi come: Depeche Mode, Eurythmics, The Human League, Kraftwerk, Soft Cell, Ultravox e molti altri. Negli anni ottanta quindi si iniziano a definire le suddivisioni tra generi di musica dance, dal filone house e techno della scena di Detroit e Chicago a quella europea ed italiana, meno legata al clubbing e più alla radiofonia ma comunque molto seguita dai clubbers.

Dalle innovazioni portate da nomi come Frankie Knuckles (pioniere della house music), in Europa si iniziano a comporre vere e proprie canzoni con il classico schema strofa ponte ritornello, ripreso dal mondo del poprock. Si hanno cosi' dei prodotti pop che funzionano bene nelle discoteche provenienti dalla scena statunitense ed anglosassone (ma che non fanno parte realmente della musica dance): si ricordano i successi di Michael Jackson, Madonna, Whitney Houston e gli inglesi Depeche Mode, Erasure, Pet Shop Boys e Talk Talk. Si assiste anche all'esplosione del fenomeno della cosiddetta "italodisco", la quale riscuoterà successo fino in America Latina e Giappone.
Crystina.
00martedì 4 agosto 2009 12:38
ANNI 90
Il 1990 diventa un grande anno per la musica dance in tutto il mondo: la house e i primi dischi techno diventano, assieme all'hip hop, il tipo di musica più seguito dagli adolescenti e trasmesso dai mass media (basta notare le prime puntate del celebre telefilm Beverly Hills 90210 con le canzoni del progetto italiano Black Box che arriva alla prima posizione della classifica dance americana di billboard grazie ad Everybody Everybody e I Don't Now Anybody Else). I dischi di maggior successo sono stati: C&C Music Factory con Gonna make you sweat (Everybody dance now), Lil Louis con French Kiss , Dub To Be Good dei Beats International, Hold me Back di Westbam, Do What You Want di 2 in a Room, FPI Project con Rich in Paradise, Gangster Boogie di Tony Scott, Don't You Love Me dei 49ers e Snap! con The Power, OOps Up e The Cult Of Snap.









1992 L'anno che segna il cambio di tendenza è il 1992. È infatti di quest'anno un brano che ancora oggi viene preso ad emblema di tutta la musica dance degli anni novanta: Rhythm is a Dancer degli Snap!. Il brano, si distingue per la forte melodicità sia della musica che del testo, e senza dubbio si può affermare che segna l'inizio delle produzioni di grande successo tedesche. Altri successi emblematici in Italia sono: "Please Don't Go" di Double U, Dur Dur D'Etre Bebè di Jordy e "Because The Night" di Co.Ro. insieme a Taleesa. In America dai primi mesi dell'anno fino al periodo estivo impazzano i rave party ispirati alla scena dance europea. Si apre così un filone di musica techno trance nordeuropea.

Tra gli artisti più noti ricordiamo: Human Resurce, Messiah, 2 Unlimited e Pragha Khan. Da ricordare anche due dischi inglesi molto importanti: Don't You Want Me dei Felix (del duo dei dj Rollo e Red Jerry) e Plastic Dreams di Jaydee: diventato nel corso degli anni il disco house più ricampionato di sempre. 1993 Il 1993 è l'anno che più si distingue per la fama del macrogenere dance. Questo è anche l'anno più in equilibrio tra i vari filoni: House, Techno ed Eurodance sono presenti tra i maggiori successi, tuttavia il genere che predomina risulta essere l'eurodance. Molti classici della musica dance furono lanciati in quest'anno.

Tra di essi: del genere house: "Joy" - Staxx; Move On Up e One Night In Heaven - M People; "Deep Inside" - Hardrive; 20 Hz - Capricorn; Back In My Life - Joe Roberts; Phorever People - Shamen; del genere techno: "Rotterdam '93" - Dr.DJ Cerla; "Here's Jhonny" - Hocus Pocus; Power Of American Natives - Dance 2 Trance; Cafè Del Mar - Energy 52 "Orgasmico" - Ramirez; del genere eurodance: "Show me Love" e "Luv 4 Luv" - Robin S; "What is Love" e "Life" - Haddaway; "All that She Wants" - Ace Of Base; "Mr. Vain" e "Got to get it" - Culture Beat; "More and More" - Captain Hollywood Project; "No Limit" - 2 Unlimited; Music - Fargetta; "Living on my own" - Freddy Mercury.
Crystina.
00martedì 4 agosto 2009 12:44
ANNO 2000






I primi anni del nuovo millennio vedono il ritorno in Italia del fenomeno house: nei club si alternano sonorità funky campionate e stravolte come nel caso di "In the music" dei DeepSwing o di Tom Jones che fa remixare la propria "Sex Bomb" da Mousse T, il quale campiona "All American Girls" delle Sister Sledge. La club culture prende nuovamente il sopravvento e stavolta il fenomeno house attinge alle sonorità funky anni settanta. Esempi notevoli di questo nuovo filone di House moderna sono senza dubbio: "Can Get Enough" dei Soulsearcher (1998), "Disco Down" degli House of Glass (2000), "Rise" dei Soulproviders (2000), Soul Heaven dei Goodfellas (2000), Rise Up di SunKids feat.

Chance (vocalist dalla voce incredibilmente somigliante a quella di Aretha Franklin, nonché corista di Zucchero) (2000), Right On di Silicone Soul (2001), (Play)House Music di Louis Radio feat. Sabrina Johnston (2001), Black Water degli Octave One (2001) e Shined on Me di Praise Cats (2001). In questo periodo sorge anche un fortunato nuovo filone di House "AfroTribale" che vuole distinguersi per la sua ricercatezza ed esoticità. Della TribalHouse vanno senz'altro ricordati: Edony Clap Your Hands di Africanism (2000), Sume Sigh Sey di House Of Gypsies (2001), Coffee Beats vol.1 di Del Gado (2002), Linda di Martin Solveig (2002), Madan (Martin Solveig Remix) di Salif Keita (del 2002 ma che spopolerà nel 2003).

Due DJ italiani riportano in auge il genere Techno: Benny Benassi e il cugino Alle (Benassi Bros) con la hit "Satisfaction" (successo mondiale del 2003), rispolverano i suoni pesanti ed ipnotici della techno dei primi anni novanta, creando un nuovo filone che molti etichettano come "trance", altri come "electro" o "tech house". Nella stessa estate 2003 nasce il progetto”Danijay feat.hellen”(che dal 2004 in poi continuerà come solista Danijay)e “Promiseland” proseguendo con vari successi italodance anche in contrasto con il filone house che spopola.

In quest'anno, inoltre, arrivano in cima alle classifiche tormentoni come "voglio vederti danzare 2003" di Prezioso feat.Marvin, "Giulia" di Dj Lhasa e "Dragostea din tei" del gruppo moldavo OZone. Agli inizi del terzo millennio, inizia a dilagare però anche il fenomeno Napster: il pubblico sceglie di non comprare più musica originale ma di attingere ad internet come unica fonte di informazione e di assunzione di musica. Le compilation di musica da discoteca (le varie etichette come HitMania, Hot Party etc.), subiscono un drastico crollo delle vendite. L'ultimo periodo A metà del decennio 2000 le sonorità trance ed eurodance che hanno caratterizzato tutti gli anni '90 scompaiono definitivamente.








--(Testi tratti da internet)--
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